Anno 2017, alla ricerca di…

Era un paio di mesi che non scrivevo qualcosa sul blog, torno con il nuovo anno.

Anno 2017, alla ricerca di quello che ho perso.

Dopo la maratona di Ottobre mi sono preso una brutta pausa dalla corsa. Ero “deluso”, stanco e malconcio dalla maratona, sono andato via di testa, ero stufo di correre e quindi ne ho approfittato per riposare e raccogliere un pò le idee.

Il 2016 è stato un anno intenso, pieno di sfide personali vinte, gioie e dolori, ma ahimè ho perso anche qualcosa.

Ho perso il divertimento del correre.

L’estate intera ad allenarmi, i sacrifici che ho fatto, le sofferenze di ogni allenamento, i tempi e i ritmi da mantenere, gli stessi percorsi. Era diventato un lavoro e non più un piacere. Ho speso ore a cercare di portare a casa una maratona in un tempo prestabilito, convinto di farcela, ma cosi non è stato.

Quando alla fine della maratona sono arrivato piangendo dalla delusione invece che dalla gioia ho capito che avevo perso per strada qualcosa, e questo era il divertimento della corsa, quel gusto di uscire con il sorriso, godersi semplicemente l’uscita, assaporarne il piacere, sbattersene di tempi, ritmi o allenamenti, guardarmi intorno o semplicemente cambiare percorso.

Quest’anno sarà un reset di me stesso, alla ricerca di nuovo del piacere di correre e di divertirmi facendolo.Basta tabelle, ritmi da mantenere, minuti al km, allenamenti.

Quando la corsa non ti fa più star bene e soffrire, significa che si è perso qualcosa, ed è tempo di cambiare qualcosa.

Ci sarà una novità, una nuova sfida, qualcosa che mi permetterà di essere un pò più libero.

Stay tuned…

 

 

3 pensieri riguardo “Anno 2017, alla ricerca di…

  1. Ciao,
    ho vissuto lo stesso problema ma, fortunatamente, ne sono uscito. A me è capitato con la 100 KM del passatore.
    Provata nel 2014, arrivato al 65 esimo e ho avuto problemi intestinali che mi hanno costretto al ritiro (più che altro avevo perso molto tempo per riprendermi e, anche se avessi continuato, non sarei sicuramente arrivato nel tempo che mi ero stabilito). E’ stata dura perchè era molto che la preparavo (quasi un anno) e sapere di dover aspettarne un altro per poter riprovare oltre al fatto di aver vanificato gli sforzi di 8 mesi di preparazione e doverli rifare per riprovarla… beh è stata dura!
    Però mi sono detto ” ce la devo fare”.. e cosi ci ho riprovato l’anno successivo portandola questa volta a casa.
    Io credo che il fallimento nello sport, cosi nella vita, faccia parte del gioco e soprattutto aiuti a crescere..”vincere” sempre credo sia anche alla lunga noioso.. questa è la convizione che mi sono fatto e lo sport mi ha aiutato a vivere meglio la vita, sia lavorativa che privata.
    Che dire, forza!
    ciao e buone corse
    Luca

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    1. Ciao Luca, grazie per la visita. E’ proprio vero, come dici te “il fallimento nello sport come nella vita fa parte del gioco”. La mia maratona non è andata bene, anche perché l’ho migliorata di ben 10 minuti, ma sono state le sensazioni provate durante questi due mesi a farmi pensare. Se non c’è più divertimento qualcosa deve cambiare, e cosi farò. Ciao.

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  2. L’anno scorso ho finalmente raggiuto il sogno di fare la maratona, ma nei mesi di preparazione ho provato le tue stesse sensazioni, le tabelle da rispettare, uscire di corsa a orari non belli per rispettare il programma, a volte quando andavo a dormire ero un po’ in ansia per il programma di ripetute che mi attendeva. E come te in alcuni momenti avevo perso il gusto di correre. In fondo corro perchè amo correre, ma non è certo un lavoro oppure raggiungere la gloria. Cercavo sempre di tenere in mente l’obiettivo che mi ero stato posto e la gioia che ne avrei ricavato se fossi riuscito a realizzarlo.
    Fai bene a prenderti un periodo di stacco, a resettare un po’ e prima di buttarti in alre sfide riassaporare il gusto della corsa semplice, senza un tempo da raggingere o un obiettivo da centrare, ma semplicemente correndo. Magari ora ti senti proprio svuotato, ma se ami la corsa vedrai che recupererai motivazioni ed energie.

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