Forerunner 630, stima della soglia lattato e V02 max

Stress score, Vo2 Max e stima della soglia anaerobica.

C’è una correlazione stretta tra di loro durante le varie fasi di condizione negli allenamenti?

Chiariamo subito il concetto fondamentale prima di iniziare il discorso, ovvero che niente può essere preciso come un test del lattato e della VO2 max effettuato in laboratorio da medici specializzati e competenti. Qui si parla di un orologio, che fa STIME calcolate con algoritmi matematici.

Ho appena concluso 7 settimane di tabella e gli allenamenti hanno portato ad una discreta condizione. La Vo2 Max, é passata da 55 a 57 nel giro di 7 settimane, così come la stima della soglia anaerobica, in netto calo rispetto ai primi di dicembre.

Schermata 2016-02-06 alle 10.52.39
V02 max, le variazioni nel tempo.
Schermata 2016-02-06 alle 10.52.32
Stima soglia aerobica, le variazioni nel tempo.

Dopo una settimana di influenza in Gennaio accompagnata da antibiotici, ho ripreso a correre. Il coach mi ha avvertito che non sarebbe stata ottimale la condizione, per via degli antibiotici avrei avuto fiacchezza, e avrei dovuto iniziare gli allenamenti con più calma.

Partivo da una stima VO2max di 57, con una soglia di lattato stima a 4:14 con 183 bpm. I dati erano stati raccolti il 2 Gennaio, in un momento di discreta condizione.

Tramite il 630 ho effettuato lo stress score dopo il periodo di influenza alle 17:30 del 12 Gennaio, con un punteggio di 37 e livello stress moderato. Sono uscito per una corsa e durante i primi minuti l’orologio ha monitorato l’uscita dandomi di nuovo un punteggio negativo di condizione.

Questo punteggio è stato ottenuto controllando la variabile cardiaca, il base a quanto il cuore aumenta a parità di passo, e viene visualizzato un punteggio. L’uscita di corsa quel giorno non è stata per niente buona, il cuore era affaticato, e avevo valori molto alti anche a bassi giri. A fine allenamento, l’orologio ha aggiornato la mia VO2 max, calata da 57 a 56.

Il giorno dopo ho effettuato lo stesso stress score, alla stessa ora, e il valore era ancora negativo, con un livello di stress moderato. Un’altra corsa, e un altro punteggio nella condizione di allenamento, ancora negativo. E’ andata meglio del giorno precedente, ma le frequenze cardiache erano ancora superiori alla norma, sintomo di una condizione non ottimale.

A fine allenamento, la Vo2 max è calata di nuovo di un punto, assestandosi su 55. Che correlazione esiste quindi tra condizione fisica e questi parametri? Si possono tenere conto per monitorare le varie fasi di condizione nei periodi di costruzione?

Ho effettuato altre settimane di preparazione, questi dati hanno trovato uno linearità e una concretezza che trova riscontro con le sensazioni personali.

La condizione è aumentata, a parità di battiti cardiaci il passo al km è aumentato, cosi come il recupero.

in 8 settimane queste i risultati appoggiati dai grafici.

  • Inizio preparazione: 14 Dicembre 2016
  • Vo2max stimata in Dicembre: 57
  • Soglia stimata Dicembre: 4:26 min/km, 180 bpm
  • Fine preparazione: 6 Febbraio 2016
  • Vo2max stimata: 57
  • Soglia stimata: 4:04 min/km, 185 bpm
Schermata 2016-02-05 alle 19.17.35
Nello specifico il grafico della VO2 max analizzata in 4 settimane.
Schermata 2016-02-05 alle 19.14.56
La soglia anaerobica monitorata in 4 settimane.

Ci sono delle precisioni da fare al riguardo. Si trattano sempre di dati STIMATI e raccolti da un orologio,quindi sicuramente non esenti da un certo margine di errore. Questi dati  analizzati personalmente, sono abbastanza credibili se confrontati con la mia condizione fisica e situazione negli allenamenti.

All’aumentare della condizione, ci sono piccole variazioni nella stima della Vo2 max. Come nella realtà e tramite test più precisi, la Vo2max aumenterà sempre di una piccola percentuale nel lungo periodo. In caso contrario, ovvero che la condizione atletica diminuisca (causa affaticamenti o allenamenti più impegnativi),si può notare il calo di questo dato.

Interessante il monitoraggio della soglia anaerobica. Per quanto questo dato sia stato dimostrato non esente da un certo margine di errore anche importante,può essere tenuto in considerazione negli allenamenti, per monitorare una precisa frequenza cardiaca ad una stessa velocità. Anche in questo caso il margine di errore c’è, stimato secondo me in un 2%.

Come funziona questa stima? Dalla mia esperienza personale,in circa 3 mesi di allenamenti, ho potuto constatare che la stima del lattato che effettua l’orologio non è altro che 89-91% della frequenza massima rilevata in un preciso periodo.

Nel mio caso:

  • FC max Dicembre: 203 bpm
  • FC max Febbraio: 201 bpm

Partendo da questi due dati e calcolando circa il 90% abbiamo:

  • Calcolo soglia Dicembre: 182,7 bpm (arrotondiamo a 183)
  • Calcolo soglia Febbraio: 180,9 bpm (arrotondiamo a 181)

La stima invece che ha effettuato l’orologio:

  • Stima soglia Dicembre: 180 bpm 
  • Stima soglia Febbraio: 184 bpm 

L’errore di calcolo presenta discrepanze, dovute anche alle variazioni durante il mese.

Trovato questo dato, l’orologio non fa altro che monitorare il passo al km a quella precisa frequenza cardiaca, consegnando i relativi dati:

  • Stima Passo al km Dicembre: 4:26 min/km, 180 bpm
  • Stima passo al km Febbraio: 4:04 min/km, 184 bpm.

Questi dati sono semplicemente controllabili facendo una corsa a quelle frequenze, e guardando il passo che si riesce a tenere. Come si legge dai dati, a parità quasi di bpm c’è un notevole aumento della velocità.

L’orologio per tutto il periodo terrà sotto controllo questa soglia, e se ci saranno variazioni le noterà modificando i relativi dati, che aumenteranno o diminuiranno. Nella realtà però, la soglia anaerobica trovata tramite un test scientifico è abbastanza stabile nel breve periodo, ma varia anche in modo importante nel medio/lungo periodo.

Concludendo la mia analisi posso dire che il Forerunner 630 ha due funzioni molto interessanti, alla base rimane sempre un calcolo matematico e un algoritmo, che presenta un margine di errore. Nessun dato che il Forerunner consegnerà sarà preciso come test scientifici in laboratorio, ma hanno una logica, e un riscontro durante gli allenamenti, e possono essere tenuti tranquillamente in considerazione, a costo di confrontare i dati con le sensazioni personali e raccolte sul campo.

5 pensieri riguardo “Forerunner 630, stima della soglia lattato e V02 max

  1. ciao e complimenti per il tuo post
    ho una domanda, che poi sintetizza quello che mi è successo
    prima di un infortunio il test di stima della sogli lattato riportava 4:33 min/ km e un battito di 166
    son passati un paio di mesi penso di aver recuperato e il test riporta quasi lo stesso passo di 4:33 ma ad un battito di 160. Secondo te la mia condizione è migliore o peggiore di prima? grazie
    Luigi

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    1. Ciao Luigi! Grazie per la visita al blog.Tornando al concetto, secondo te,a parità di passo,un cuore che batte di meno e che quindi fatica di meno è una buona cosa?direi di sì!è sintomo di buona forma,sicuramente di un piccolo miglioramento.
      Ciao!

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      1. ciao e grazie per la tempestiva risposta.
        Concordo pienamente con quello che dici ma il mio dubbio è sul fatto che comunque il battito sia sceso da 166 a 160. come giustamente osservi nel tuo post essendo questo valore circa il 90% dell frequenza cardiaca massima nel mio caso vorrebbe dire un riduzione dell FC Max da 185 a 178. E’ questo dato che non mi sembra migliorativo.

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      2. Un conto è la fc di soglia che ti monitora,questa varia nel tempo in base alla condizione,ma la fc max non varia mai nel tempo, è fissa.
        Io per esempio ho 210 di fc max,la mia soglia sta a 190 bpm,a quell fc il passo varia molto da 3:50 a 4:10 in base alla condizione.

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